Le Banche del Tempo sono una piccola ma concreta alternativa all’economia basata sul denaro. Sono una forma di collaborazione, che ogni cittadino può mettere in atto, aiutando e facendosi aiutare ad affrontare le piccole, quanto le grandi necessità quotidiane.
Si tratta di una forma di economia sociale che non vuole sostituirsi all’economia tradizionale, ma permette di uscire dall’ottica per cui tutto si può comprare solo attraverso il denaro. Le banche del tempo dimostrano che è possibile godere di certi benefici anche se non si possiede denaro sufficiente.
La Banca del Tempo è un’associazione aconfessionale, apartitica e senza fini di lucro. Propone un’idea di solidarietà sociale che si basa sul mettere in contatto persone disponibili a scambiarsi servizi che riguardano la vita quotidiana ma non solo.
Gli scambi sono i più diversi: preparare una cena, lezioni di francese, stiro, dare passaggi in auto, aggiustare abiti, passeggiate, compagnia…
NON ESISTE USO DI DENARO: le prestazioni vengono misurate in tempo. Le banche del tempo sono quindi un importante strumento democratico e paritario perché tutti i servizi offerti sono valutati in base al tempo impiegato e non al loro valore commerciale: un’ora di lezione di inglese vale quanto un’ora di aiuti domestici. Il tempo prestato dai soci diventa così un’ampia rete di servizi accessibile a tutti. Inoltre lo scambio porta con sé costruzione di socialità, coesione sociale, rapporti solidali, conoscenza, fiducia, senso di appartenenza ad una comunità. Valorizza le capacità e i talenti delle socie e dei soci (tutte e tutti abbiamo competenze e passioni) e rappresenta un sostegno economico – quell’economia della condivisione in auge in questo momento.
La Banca del Tempo Zanica è molto attiva sul territorio.
Se vuoi approfondire l’argomento e conoscere la nostra Banca del Tempo scrivi a bdt.zanica@bancadeltempozanica.it e troverai sempre qualcuno pronto a darti tutte le informazioni che vuoi e ad accoglierti!
Banche del Tempo Zanica
“quello che non otterresti neppur pagando !”